martedì 11 gennaio 2011

Il Cerchio e la Spirale

Il classico universo euclideo o galileiano era statico: i corpi celesti si muovevano in un cosmo somigliante al meccanismo di un orologio in perfette orbite circolari, e il tempo era una scala di misura assoluta che andava dal passato al futuro.
Nell’universo relativistico einsteiniano, invece, tutti i corpi sono costituiti da energie spiraliformi, costantemente in movimento, e non vi sono né punti di osservazione privilegiati né un tempo assoluto. In assenza del tempo assoluto, ogni essere possiede una propria concezione indipendente del tempo, relativa a tutte le altre.
In genere crediamo che ogni anno la Terra orbiti attorno ad un Sole statico sospeso nello spazio, che ritorna annualmente sempre nello stesso posto.


Se invece visualizziamo il sistema solare in questo modo, ci rendiamo conto che il Sole orbita anch’esso attorno al suo sole (probabilmente la stella Sirio, che a sua volta orbita attorno al Centro Galattico) ad una velocità di circa 72.000 km/h, tirandosi dietro i pianeti, le cui orbite ora ci appaiono come tracce spiraliformi.
La spirale più interna è quella di Mercurio, seguita da quelle di Venere e della Terra. Per tutta la lunghezza del filamento centrale del Sole, ogni rivoluzione spiraliforme della Terra dura un anno. La fascia degli asteroidi situata tra Marte e Giove ci appare come una foschia di corpi più piccoli, mentre i pianeti esterni ad essa si inarcano in modo molto più morbido attraverso lo spazio e il tempo.
Questo modello spiraliforme è stato paragonato ad un riduttore che trasforma le energie cosmiche provenienti dal centro della galassia, in cui ogni spirale planetaria manifesta una diversa gamma frequenziale.
In questa immagine i movimenti planetari vengono visti come modelli che descrivono un processo di sviluppo nel tempo.

L’oroscopo, così come lo intendiamo noi astrologi, è una sezione di questo cilindro spiraliforme corrispondente ad una specifica data di nascita, in cui l’angolazione della sezione corrisponde al luogo di nascita. Da questo punto di vista, ognuno di noi sperimenta lo stesso modello spiraliforme dal proprio punto di osservazione, rappresentato dalla sezione oroscopica, che comunque fa parte di un continuum, dato che  la spirale si proietta sia indietro nel passato che avanti nel futuro.

Liberamente tratto e tradotto da The Concept of Time in Astrology di Tad Mann – Relazione presentata al congresso del CIDA di Venezia il 26.11.1994.

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