martedì 22 aprile 2014

La quinta quadratura Urano/Plutone e la Grande Croce



Ieri, 21 aprile, si è formata la quadratura Urano/Plutone all’interno della Grande Croce Cardinale. E’ la quinta delle sette quadrature crescenti appartenenti al ciclo Urano/Plutone, che ha preso l’avvio a metà degli anni ’60 con la congiunzione in Vergine. E’ sempre bene ritornare al segno in cui si è formata la congiunzione, perché è in quel campo di energia che è stato piantato il seme.

L’abbinamento di Urano e Plutone ci parla di qualcosa di nuovo che emerge in stretta relazione ai concetti di potere e controllo in un settore, quello della Vergine, associato alle routine quotidiane, al lavoro dipendente, alla salute, all’ambiente, le capacità di adattamento, il senso del limite.

La quadratura crescente rappresenta il momento critico in cui il seme, diventato già pianticella, deve riuscire ad affermare la novità insita nella sua esistenza rispetto a piante più salde e adulte e alle intemperie dell’ambiente.

Essendo già la quinta quadratura, le parole chiave che ho usato (lavoro, ambiente, salute, ecc.) non ci giungono nuove ormai.

La presenza della Grande Croce in segni cardinali ci parla dell’attivazione di un nuovo corso di azione, e i pianeti convolti indicano una forte tensione tra espansione dal basso vs controllo dall’alto (Giove in Cancro/Plutone in Capricorno) e impulso individuale all’innovazione e al cambiamento vs un’azione “giusta” che tenga conto anche dei bisogni della controparte (Urano in Ariete/Marte in Bilancia).

Credo che a livello individuale da tutto questo venga fuori un gran lavorio, in cui ognuno di noi sta cercando di sperimentare nuove routine più salutari, nuovi lavori in cui si è più liberi e creativi e che hanno anche un impatto positivo sull’ambiente, una nuova consapevolezza dei propri limiti che promuove un migliore adattamento all’ambiente o che ci fa scegliere un nuovo ambiente in cui l’adattamento è facilitato, nuove relazioni più libere ma non per questo meno impegnative, nuove comunità, nuove basi da cui ripartire. Ho la sensazione che questa Grande Croce sia una fucina di sperimentazione, in cui ognuno di noi è alla ricerca di qualcosa di più autentico, di più naturale e squisitamente “umano”. Si prova e si riprova, ci si mette in gioco, con la sensazione che gli ingranaggi non girino mai veramente come dovrebbero, mai veramente soddisfatti del risultato, eppure determinati a non mollare.

L’elemento più positivo rispetto a un paio di anni fa è che ormai abbiamo metabolizzato la necessità del cambiamento. Saturno in Scorpione ci ha aiutato a liberarci di tante zavorre, e sentiamo di procedere più spediti, più leggeri. Abbiamo meno aspettative, meno sicurezze, meno paletti, meno remore, ma più coraggio, più intraprendenza, più consapevolezza di ciò che conta veramente, più persone vere accanto a noi e una percezione più veritiera del nostro potere personale. Non sappiamo ancora dove arriveremo, ma sappiamo che siamo in viaggio e come e con chi vogliamo viaggiare, e questo non è poco.  

Buon viaggio!

Chi vuole sapere qualcosa di più su cosa è la Grande Croce Cardinale e come funziona,  può fare riferimento a questo post.

2 commenti:

mark ha detto...

...in trasformazione ovviamente. ^_^

Alessandra Lanzoni ha detto...

... ovviamente :-)