martedì 28 novembre 2023

Da 'Se non ora quando' a 'Non una di meno'

 

Plutone fa il suo primo ingresso in Capricorno il 26 gennaio del 2008.

In Italia ci troviamo nel pieno del quarto Governo Berlusconi, l’ultimo, quello in cui l’Italia non ne può più delle inchieste giudiziarie a carico del Presidente del Consiglio e degli scandali sessuali in cui è coinvolto. Sono gli anni di Noemi Letizia, della D’Addario, del bunga bunga e del Rubygate, gli anni in cui l’Italia e soprattutto le donne non ne possono più di una rappresentazione del femminile svilente e totalmente scollata dal vissuto quotidiano della maggioranza delle donne. Sono gli anni della normalizzazione delle battute sessiste… ricorderete il famoso pullman di troie promesso ai suoi calciatori, gli anni in cui le peggiori pratiche del sessismo sono state sdoganate, anni di retrocessione ad una forma di patriarcato tossico a cui non avremmo mai pensato di dover tornare e in cui essere donna è stato davvero difficile, perché frasi come “La patonza deve girare” speravamo di non doverle sentire più.

 E’ da questa debacle morale e sociale che nasce il movimento delle donne di Se non ora quando, che il 13 febbraio 2013 porta in Piazza del Popolo a Roma un milione di persone profondamente indignate per questo vergognoso intreccio di sesso e potere che ledeva pubblicamente la dignità delle donne.

 Nel 2008 esce anche il libro Femminicidio della scrittrice e avvocato Barbara Spinelli, che fa il punto sulle origini e il significato di questo, allora recente, neologismo che sta ad indicare “la violenza fisica, psicologica, economica, istituzionale, rivolta contro la donna «in quanto donna»”.

In questo libro si legge che: “Il percorso di riconoscimento del femminicidio come crimine contro l'umanità ha una valenza universale: consente di individuare il filo rosso che segna, a livello globale, la matrice comune di ogni forma di violenza e discriminazione contro le donne, ovvero la mancata considerazione della dignità delle stesse come persone.

 Dal 2008 in poi non abbiamo fatto altro che contare centinaia e centinaia di donne assassinate ogni anno da partner da cui si volevano separare, dal cui controllo volevano sfuggire.

 Nel 2015 nasce in Argentina, e poco dopo anche in Italia, il movimento Non una di meno per dire “basta” al femminicidio e alle varie forme di violenza maschile contro le donne.

 Oggi, che Plutone sta per abbandonare il segno del Capricorno, assistiamo ad un’altra manifestazione oceanica contro il femminicidio e la violenza contro le donne, scatenata dall’ennesimo omicidio.

Il Capricorno è un segno collegato simbolicamente alla tipica struttura gerarchica patriarcale, e Plutone, transitando in questo segno, ne ha fatto emergere gli aspetti degenerati e degeneranti. Chi ne ha fatto maggiormente le spese sono gli opposti valori Cancro, ossia, tanto per citarne alcuni:

      -          La dignità, l’autonomia e la sicurezza del femminile;

-          La protezione e la sicurezza dei bambini (vedi i tanti scandali legati alla pedofilia e i tentativi volti ad un suo sdoganamento; l’introduzione del concetto di “gender fluid” già in tenera età; i crimini di guerra contro i bambini; il traffico di organi di bambini;

-          La sistematica distruzione del comune senso della comunità e della collettività;

-          La sistematica distruzione della sovranità popolare e delle forme della rappresentanza popolare.

Chi dice che il patriarcato non esiste più, sbaglia, perché pensa al vecchio modello della famiglia patriarcale che non esiste più. Ma il patriarcato non è quello o solo quello. Il patriarcato è un paradigma culturale, un modello di pensiero che si riproduce e cambia a seconda dei tempi, ma che alla base mantiene sempre il concetto cardine di “dominio” del più forte sul più debole, quando invece la natura ci dice che i sistemi vincenti sono quelli cooperativi e non quelli competitivi.

E’ un modello di pensiero e di strutturazione sociale che risale ad almeno 4.000 anni fa, ormai talmente radicato nella coscienza umana da risultare invisibile perché “normale”.

Le lotte delle donne hanno sempre cercato di portare alla luce questa verità di fondo, di accendere uno spot sull’elefante nella stanza, che nessuno vede. Il neoliberalismo patriarcale, con la sua abilità di inglobare e normalizzare in sé ogni istanza al vero cambiamento è riuscito poi a far divergere in gran parte le istanze iniziali in una sorta di falso femminismo, il cosiddetto post-femminismo, che assume l’eguaglianza delle donne come un dato oramai acquisito, lasciando spazio ad una femminilità funzionale al potere, che riduce la libertà alla scelta consumistica e poco più.

Sta di fatto che, da quando Plutone è in Capricorno, le uniche due grandi manifestazioni popolari che si sono tenute in Italia in quindici anni le hanno volute le donne, perché le donne, vivendo da sempre ai margini dell’impero, hanno una visione più ampia e, al di là dei recinti ideologici, “sentono” quando è ora di muoversi e di dire “basta”.

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