Tra il 22 e il 23 aprile Plutone,
Urano, Giove e Marte chiuderanno in cielo una grande croce in segni cardinali,
un evento piuttosto raro che da tempo alimenta preoccupazione tra gli astrologi.
Ma ancor prima di offrire possibili interpretazioni di questa configurazione
planetaria, può essere utile spiegare cosa sia una grande croce cardinale e
come funzioni.
La grande croce è una
configurazione formata da quattro pianeti, in cui ciascun pianeta si trova
esattamente a 90° da quello che lo precede e quello che lo segue, creando in
tal modo due opposizioni che si incrociano e quattro quadrature, ossia una
configurazione composta solo da aspetti rossi o disarmonici.
Gli aspetti disarmonici non sono
in sé aspetti “negativi” ma, essendo estremamente carichi di un’energia che non
trova facilmente sbocco verso l’esterno senza attrito o tensione, vengono
solitamente recepiti come fonte di conflitto, attrito, crisi, stress,
aggressività (le quadrature) e contraddizione, tensione, blocco, rigidità,
repressione (le opposizioni). Tali aspetti, però, sono al contempo i veri
motori dell’azione, del dinamismo e della vitalità, di quella forza e di quell’energia
che rendono possibile la realizzazione di obiettivi e il cambiamento. Sono
aspetti attivi, in cui c’è un passaggio di energia in vista di una performance,
che richiedono prontezza, coraggio, capacità di resistere allo stress,
consentendoci di superare resistenze, inibizioni e paure, ma che a loro volta
possono generare resistenze e conflitti con l’esterno.
Nella grande croce l’energia si
accumula lungo le opposizioni (nel nostro caso, Marte/Urano e Giove/Plutone) per
scaricarsi poi lungo le quadrature (Marte/Giove, Giove/Urano, Urano/Plutone e
Plutone/Marte). Potremmo dire, quindi, che il problema di questa configurazione
nasce da un’eccessiva polarizzazione tra due coppie di forze contrapposte (ad
es., forza vs cambiamento per Marte/Urano e espansione vs controllo per
Giove/Plutone) e che l’energia imbottigliata nelle opposizioni finisce poi per scaricarsi
in una serie di eventi in rapida successione o in un unico evento secondo i
valori delle quadrature.
La presenza della grande croce in
segni cardinali (Urano in Ariete, Giove in Cancro, Marte in Bilancia e Plutone
in Capricorno) la rende particolarmente attiva verso l’esterno, facendola
assomigliare, a seconda di come si manifesterà, come una serie di fuochi d’artificio
o come un vulcano dormiente che all’improvviso si risveglia, inaugurando un
nuovo corso di azione.
Quando questa configurazione è
presente in un tema natale personale, identifica individui capaci di lavorare
indefessamente in vista dei propri obiettivi, persone che, per così dire, lavorano
per quattro con grande costanza e rigore, che non si rilassano mai e non sono
mai soddisfatte di ciò che hanno ottenuto.
Il grafico riportato in alto è stato calcolato nel momento in cui l'opposizione Marte/Urano sarà esatta.
1 commento:
La grande croce è una disfatta o un'opportunità? http://www.cavernacosmica.com/la-grande-croce-cardinale-disfatta-o-opportunita/
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