mercoledì 16 marzo 2011

Hiroshima e Fukushima: A quando una scelta coraggiosa?

Di nuovo il Giappone si trova a doversi confrontare con le conseguenze delle radiazioni ionizzanti derivanti dall’utilizzo dell’energia atomica.

La prima volta è avvenuto il 6 agosto del 1945 a Hiroshima. Allora il ricorso alla bomba atomica servì a porre fine alla Seconda Guerra Mondiale, quasi a dire che proprio l’azione distruttiva dell’energia nucleare fosse necessaria per porre termine al conflitto, affinché potesse nascere qualcosa di nuovo. Quell’evento rientrava all’interno del ciclo Saturno/Plutone iniziato con la congiunzione del 1914 e terminato nel 1947, e precisamente nella fase calante del ciclo successiva alla quadratura. Nel tema di quell’evento (Hiroshima, 06.08.1945, 08:16 A.M. – 23:16 UT) il Sole è congiunto a Plutone, Urano è esattamente sul Medium Coeli congiunto a Marte, Chirone è congiunto a Nettuno e l’AS si trova a 17 Vergine, un grado che nei simboli sabiani risulta associato alle esplosioni.
In un ciclo planetario la quadratura calante corrisponde ad un momento di crisi, in cui le forze cataboliche si fanno più intense. Può rappresentare sia il momento in cui si concretizza ciò che di positivo si è riusciti ad elaborare dopo l’opposizione, sia una fase di disintegrazione e di rottura. In sostanza è la resa dei conti finale, ma contemporaneamente è anche il momento in cui si creano i semi per la congiunzione futura, e quindi la crisi è dovuta anche alla difficoltà che si incontra nel formalizzare e condividere con altri esseri umani una nuova visione del futuro.
Oggi ci troviamo per certi versi in una situazione simile: siamo nella fase successiva alla quadratura calante del ciclo Saturno/Plutone iniziato con la congiunzione del 1982, come allora Chirone e Nettuno sono congiunti, e in aggiunta ci troviamo a sperimentare i primi effetti della lunga serie di quadrature crescenti del ciclo Urano/Plutone, iniziato a metà degli anni ’60 con due congiunzioni, di cui una proprio sul 17° della Vergine. E in questi giorni Marte dai Pesci si trova proprio opposto a quel grado.

La situazione è ovviamente preoccupante per vari motivi. Ne elencherò alcuni:
  • il 19 marzo, alle 19,11 ora locale, ci sarà una Luna Piena in Vergine particolarmente potente, una sorta di super Luna Piena, perché oltre ad essere in fase di opposizione al Sole, la Luna si troverà contemporaneamente al perigeo, cioè nel punto di massima vicinanza alla Terra, esercitando quindi una forte attrazione gravitazionale;
  • il 21 marzo, alle 00,22 ora locale, anche il Sole entrerà in Ariete, segno della sua esaltazione
  • sempre il 21 marzo, poco dopo il suo ingresso nel segno, il Sole si congiungerà ad Urano alle 13,25 ora locale.

Confesso che mi sento in imbarazzo a scrivere questo post.

Credo che ciò che ci accade nel futuro a volte dipenda da come ci siamo posti in quella prospettiva nel passato. A volte il futuro è appeso ad un filo. Se il verificarsi di un evento dipende anche dalla consapevolezza di chi lo osserva, allora voglio guardare al futuro non con il pessimismo della ragione, ma con l’ottimismo della volontà.
Se quanto sta accadendo ha un senso che va al di là delle pure e semplici circostanze, ritengo che racchiuda un messaggio importante per ognuno di noi, che vorrei tradurre con domande, invece che risposte.

Perché i giapponesi, che come popolo sono stati i più colpiti dalle conseguenze nefaste dell’energia atomica, hanno scelto di rendersi completamente dipendenti proprio da quest’energia, costruendo centrali nucleari in un paese altamente sismico? Che cosa hanno voluto dimostrare a se stessi? Quale daimon li sta spingendo verso il baratro?

Perché l’Occidente, con il nostro paese in prima fila, pur disponendo di fonti di energia pulita e rinnovabile, continua a privilegiare la scelta mortifera del nucleare?

Cosa deve accadere perché qualcosa cambi? Quale altro tributo di vite umane pagherà il Giappone affinché gli altri finalmente comprendano?

Il 28 marzo, mentre il Sole sarà quadrato a Plutone, Giove in Ariete si opporrà a Saturno in Bilancia. Se gli opposti riusciranno miracolosamente ad equilibrarsi, ne potrebbe scaturire una scelta coraggiosa e responsabile.

E’ tempo di dire NO alla morte, al degrado, all’avidità, all’indifferenza, e SI’ alla vita e a un futuro bio-eco-psicosostenibile. Come scrive oggi Marco Zatterin su La Stampa: “Quanto sta accadendo è una grande occasione di confronto. In ogni crisi c’è un nuovo inizio. Non perdiamo il momento. Per due ragioni: le catastrofi che generano opportunità fanno male a troppe persone; il momento di interrogarsi e di rispondersi è adesso, cercando di mettere da parte le divisioni, le ideologie e le partite prese.  In effetti il nucleare può anche non essere più pericoloso di guidare sull’Autosole fra  Napoli e Milano. Solo che gli incidenti fanno molta più impressione. Ancora una volta, se non ora, quando?

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