“Gli specchi dovrebbero riflettere un po’, prima di riflettere le immagini” (J. Cocteau)
Tra pochi giorni Nettuno lascerà l’Aquario per tornare dopo 165 anni nel suo domicilio in Pesci. Come rileva Liz Greene nella sua monografia Neptune and the Quest for Redemption, là dove c’è Nettuno si costella invariabilmente l’aspettativa, quasi sempre illusoria, di una qualche forma di salvazione, di redenzione.
In questi ultimi 14 anni di transito del pianeta in Aquario abbiamo avuto più o meno tutti una sorta di fede cieca nell’high tech. La scienza, la tecnologia ci avrebbero salvato da ogni male, ogni malattia, ci avrebbero resi liberi.
Nettuno è un grande illusionista, o semplicemente uno straordinario specchio che ci rimanda le immagini dei nostri sogni come se rimbalzassero da un megaschermo situato in un’altra dimensione. Assorbe impersonalmente ogni piccolo moto del nostro animo, amplificandolo e proiettandolo su una dimensione collettiva. Quando si crede ciecamente e in modo fideistico a qualcosa, a nulla vale la ragione. E alla fine del transito ci si sveglia con i postumi di una sorta di mega sbronza collettiva. Mi chiedo quale tipo di Alka Seltzer sia necessario per snebbiarci al più presto il cervello. Forse proprio Urano in Ariete…
Grazie alla mutua ricezione con Urano in Pesci, Nettuno in Aquario ha creato anche un’altra grande illusione: l’illusione che l’accesso alle facoltà superiori della nostra mente fosse pronto, facile, disponibile a tutti; che era possibile trasformare questo pianeta popolato da un’umanità ignorante e distruttiva in un paradiso di esseri angelici, avvalendosi di semplici tecniche. Ho sentito raccontare le cose più assurde in questi anni da persone apparentemente sane di mente. Non erano impazzite, ma illuse sì. Sognare non è sbagliato in sé e per sé; a volte è l’unico mezzo che ci consente di aprire degli spiragli di possibilità e creatività, ma bisogna fare attenzione a non confondere le immagini del sogno con la realtà. Anche perché spesso, dietro quel megaschermo, c’è sempre qualcuno ben sveglio e pronto a sfruttare a suo beneficio la credulità di un’umanità dormiente. A volte illudersi e sognare è semplicemente una via facile per sfuggire alla fatica di un’azione responsabile, al riconoscimento dei propri limiti, interni e esterni. La modalità più comune di azione di questo pianeta è, infatti, quella di farci credere che è possibile prescindere dalla materia e dalle sue leggi, che in fondo apparteniamo ad un'altra dimensione, più vera, e che credendo fermamente in questo, è possibile bypassare il lavoro sporco. Grazie a Dio, ci sono sempre Saturno e Plutone a ricordarcelo…
2 commenti:
Ma è preoccupante, o ci sono anche gli immuni?
Credo che nessuno di noi ne sia uscito veramente indenne. Comunque, da un punto di vista astrologico, le persone meno inclini all'illusorio fascino nettuniano sono quelle con forti valori saturniani e plutoniani
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