giovedì 2 giugno 2011

Ancora sulla differenza tra fare e agire

Il regno della quantità, che la scienza richiede, si è convertito nel regno del denaro per la vita degli uomini […] Sei reale nella misura in cui lavori e produci. Non vi è altro criterio per stabilire l’autenticità del tuo lavoro se non i suoi risultati […] Puoi rilassarti e anche divertirti, ma solo per poter lavorare meglio e produrre di più […] Comunque sia il contemplativo è sempre in disaccordo con simili ragionamenti. Prima di tutto egli ha un atteggiamento completamente diverso nei confronti del lavoro: la priorità viene data non al lavoro, ma all’attività, vale a dire all’atto in sé, in modo che qualsiasi lavoro dovrà avere significato in se stesso. Se un atto non ha in sé il proprio significato semplicemente non verrà compiuto. […] la tua intenzionalità tenderà a fondersi con il fine stesso dell’azione, così che le intenzioni personali vengono praticamente ridotte a nulla. Il contemplativo rinuncia ai risultati stessi del lavoro, compiendo ogni sorta di attività per amore dell’atto stesso e non per ciò che può derivarne. Se l’azione non avrà valore in se stessa non sarà compiuta; se è già piena di significato, non potrà venir trattata quale semplice mezzo per un altro fine. Il contemplativo non compie nulla pensando di ottenere qualcosa.”
Raimon Panikkar, Mistica pienezza di vita

Urano in Ariete esige un’azione diversa, innovativa, che nasce dall’intuizione e guarda al futuro svincolandosi dai condizionamenti del passato (quadratura al Cancro), dalle vecchie dinamiche di potere (quadratura a Plutone in Capricorno) e da accordi e alleanze del passato (opposizione alla Bilancia).

Nella Bhagavadgita Krisna dice ad Arjuna: “ Occupati solo dell’azione, non occuparti mai dei frutti. Non essere mai spinto ad agire dal frutto delle tue azioni, né, d’altro lato, abbi attaccamento per l’inazione.”
Affinché l’azione non sia puramente egoica, Nettuno in Pesci ispira a livello subliminale l’agire disinteressato per il compimento di un progetto di metamorfosi sovrapersonale, che grazie alla contemporanea presenza in Pesci di Chirone ha anche una valenza terapeutica e risanatrice.

Le cose stanno cambiando, e questo è solo l’inizio.

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