domenica 14 ottobre 2018

Il viaggio nel profondo di Venere in Scorpione


Lo Scorpione è quel luogo buio e profondo di noi stessi in cui troviamo il coraggio di inoltrarci quando sentiamo che ciò che prima ci dava energia e direzione nella vita sta morendo. Scendiamo in questo regno oscuro irrimediabilmente attratti dal bisogno di verità, di autenticità, e nello scendere abbandoniamo ogni sovrastruttura, ogni giustificazione consolante, perché qui la verità è nuda.

Nello Scorpione mettiamo in discussione tutte quelle presunte certezze che nel mondo di sopra ci aiutavano a tirare avanti, riscopriamo i nostri valori più profondi e ci confrontiamo inevitabilmente con l’impermanenza di ogni cosa. Anche se può sembrare strano, è proprio qui che comprendiamo profondamente il significato di ciò che è etico e di ciò che non lo è, perché nel regno della dea oscura non è possibile barare, con se stessi e con gli altri, perché qui la verità ci appare in tutta la sua terribile e cristallina chiarezza. In questo pozzo profondo, buio più del buio più buio, la verità è proprio quel nucleo di luce sfolgorante che ci illuminerà la strada verso il Sagittario e una nuova vita.

Lo Scorpione è un territorio di paura e coraggio, tristezza e speranza, morte e rinascita, in cui le certezze dell’Io vengono duramente messe alla prova. Ma è anche un luogo di grande liberazione e libertà, di profonda intimità con se stessi. E’ l’unico posto in cui possiamo osservarci esattamente per ciò che siamo, senza fronzoli e orpelli, in tutta la nostra terribile e meravigliosa umanità. Tuttavia guardare la verità negli occhi può essere raggelante, pietrificante come lo sguardo di Medusa. Il dolore nell’osservare quanto abbiamo tradito noi stessi può privarci del coraggio e spegnere la speranza, privandoci della fede nella possibilità di una risalita verso la luce. Ciò che può aiutarci a non restare intrappolati nel fondo del pozzo è la consapevolezza di avere delle salde radici che ci ancorano alla vita e che la vita, per quanto caotica, ci offre incessantemente un mare di opportunità di creare e ricreare il nostro mondo.

Attualmente il segno dello Scorpione è molto sollecitato dalla presenza di Mercurio e Giove, e soprattutto dall’anello di retrogradazione di Venere, che è entrata nel segno il 9 settembre, per passare poi al moto retrogrado il 6 ottobre.

Venere retrograda in Scorpione è quella componente femminile di ognuno di noi che scende e si ferma nel regno oscuro dell’inconscio alla ricerca della verità nel campo degli affetti e delle relazioni. Durante il transito in Bilancia (dal 6 agosto al 9 settembre) Venere ha osservato con sguardo sempre più disincantato le sue relazioni. Con Saturno e Marte che si quadravano alla Bilancia dal Capricorno, può essersi sentita sola, senza affetti e arrabbiata, oppure si è sentita trascurata e tradita o rinchiusa in una prigione soffocante fatta solo di convenzioni e di doveri, priva di qualunque calore e spontaneità.

Dal 9 settembre ha iniziato il suo viaggio di discesa nel regno dello Scorpione. E’ probabile che all’inizio ritenesse di poter ancora recuperare intimità e complicità, ma ben presto si ricrede, perché già l’11 settembre Marte, il suo amante, si pone in aspetto di quadratura dall’Aquario. Con Venere retrograda quadrata a Marte che la precede, l’amore può ferire o ferirsi, può trasformarsi in avversione, in bisogno freddo e calcolatore di dominare la situazione, o in una sorta di inerzia del sentimento, perché Marte in Aquario può essere sensuale ma freddo e indifferente ai moti del cuore.

Il 6 ottobre, arrivata a 10° Scorpione, Venere si ferma per poi iniziare il suo percorso a ritroso fino a 25° Bilancia, dove stazionerà il 16 novembre. La fase di retrogradazione di Venere corrisponde ad un periodo di rielaborazione, ripensamento, abbandono di vecchi schemi, dipendenze, illusioni. E’ la fase più triste e dolorosa del percorso, perché è quella in cui ci viene chiesto di prendere atto della fine di ciò che non è più funzionale alla nostra esistenza, di ciò che ci intossica e non ci dà più gioia e piacere, senza avere ancora il sentore di come potremo rinascere ad una nuova vita, ad un nuovo amore, ad una nuova immagine di noi stessi. E’ qui che si possono ripetere esperienze che ci hanno fatto soffrire, che possono tornare persone con cui non avevamo chiuso i conti, che ci ritroviamo a ripercorrere antichi viaggi nel deserto.

Il 31 ottobre Venere retrograda rientrerà in Bilancia, forte di ciò che ha visto in Scorpione, e poche ore prima di uscire dallo Scorpione sarà opposta ad Urano dal Toro. Ho idea che a fine ottobre vedremo una Venere molto meno conciliante del solito, decisa a fare chiarezza e ad esigere un cambiamento di rotta nelle relazioni, un dentro o fuori definitivo. Se la relazione proseguirà su basi autenticamente nuove o si spezzerà definitivamente lo sapremo quando Venere tornerà diretta dal 16 novembre. Fino al 18 dicembre (giorno in cui Venere torna sul grado dello Scorpione in cui aveva cominciato la retrogradazione) continueremo a risentire delle conseguenze di questo periodo tormentoso e tormentato, sia nel caso la relazione prosegua o si interrompa, ma poi la strada verso la rinascita ci apparirà finalmente meno ardua e oscura. Quella luce di verità che abbiamo acceso nel profondo di noi stessi illuminerà come una fiaccola la risalita… e il 7 gennaio Venere entrerà in Sagittario, dove andrà in trigono a Marte a 11° Ariete il 18 gennaio e si congiungerà a Giove il 22 gennaio a 15 Sagittario.

Buona rinascita!


Nessun commento: