Nello Scorpione mettiamo in
discussione tutte quelle presunte certezze che nel mondo di sopra ci aiutavano
a tirare avanti, riscopriamo i nostri valori più profondi e ci confrontiamo
inevitabilmente con l’impermanenza di ogni cosa. Anche se può sembrare strano,
è proprio qui che comprendiamo profondamente il significato di ciò che è etico
e di ciò che non lo è, perché nel regno della dea oscura non è possibile
barare, con se stessi e con gli altri, perché qui la verità ci appare in tutta
la sua terribile e cristallina chiarezza. In questo pozzo profondo, buio più
del buio più buio, la verità è proprio quel nucleo di luce sfolgorante che ci
illuminerà la strada verso il Sagittario e una nuova vita.
Lo Scorpione è un territorio di
paura e coraggio, tristezza e speranza, morte e rinascita, in cui le certezze
dell’Io vengono duramente messe alla prova. Ma è anche un luogo di grande
liberazione e libertà, di profonda intimità con se stessi. E’ l’unico posto in
cui possiamo osservarci esattamente per ciò che siamo, senza fronzoli e
orpelli, in tutta la nostra terribile e meravigliosa umanità. Tuttavia guardare
la verità negli occhi può essere raggelante, pietrificante come lo sguardo di
Medusa. Il dolore nell’osservare quanto abbiamo tradito noi stessi può privarci
del coraggio e spegnere la speranza, privandoci della fede nella possibilità di
una risalita verso la luce. Ciò che può aiutarci a non restare intrappolati nel
fondo del pozzo è la consapevolezza di avere delle salde radici che ci ancorano
alla vita e che la vita, per quanto caotica, ci offre incessantemente un mare
di opportunità di creare e ricreare il nostro mondo.
Attualmente il segno dello
Scorpione è molto sollecitato dalla presenza di Mercurio e Giove, e soprattutto
dall’anello di retrogradazione di Venere, che è entrata nel segno il 9
settembre, per passare poi al moto retrogrado il 6 ottobre.
Venere retrograda in Scorpione è
quella componente femminile di ognuno di noi che scende e si ferma nel regno
oscuro dell’inconscio alla ricerca della verità nel campo degli affetti e delle
relazioni. Durante il transito in Bilancia (dal 6 agosto al 9 settembre) Venere
ha osservato con sguardo sempre più disincantato le sue relazioni. Con Saturno e
Marte che si quadravano alla Bilancia dal Capricorno, può essersi sentita sola,
senza affetti e arrabbiata, oppure si è sentita trascurata e tradita o
rinchiusa in una prigione soffocante fatta solo di convenzioni e di doveri,
priva di qualunque calore e spontaneità.
Dal 9 settembre ha iniziato il
suo viaggio di discesa nel regno dello Scorpione. E’ probabile che all’inizio
ritenesse di poter ancora recuperare intimità e complicità, ma ben presto si
ricrede, perché già l’11 settembre Marte, il suo amante, si pone in aspetto di
quadratura dall’Aquario. Con Venere retrograda quadrata a Marte che la precede,
l’amore può ferire o ferirsi, può trasformarsi in avversione, in bisogno freddo
e calcolatore di dominare la situazione, o in una sorta di inerzia del
sentimento, perché Marte in Aquario può essere sensuale ma freddo e
indifferente ai moti del cuore.
Il 6 ottobre, arrivata a 10°
Scorpione, Venere si ferma per poi iniziare il suo percorso a ritroso fino a
25° Bilancia, dove stazionerà il 16 novembre. La fase di retrogradazione di
Venere corrisponde ad un periodo di rielaborazione, ripensamento, abbandono di
vecchi schemi, dipendenze, illusioni. E’ la fase più triste e dolorosa del
percorso, perché è quella in cui ci viene chiesto di prendere atto della fine
di ciò che non è più funzionale alla nostra esistenza, di ciò che ci intossica
e non ci dà più gioia e piacere, senza avere ancora il sentore di come potremo
rinascere ad una nuova vita, ad un nuovo amore, ad una nuova immagine di noi
stessi. E’ qui che si possono ripetere esperienze che ci hanno fatto soffrire, che
possono tornare persone con cui non avevamo chiuso i conti, che ci ritroviamo a
ripercorrere antichi viaggi nel deserto.
Il 31 ottobre Venere retrograda rientrerà
in Bilancia, forte di ciò che ha visto in Scorpione, e poche ore prima di
uscire dallo Scorpione sarà opposta ad Urano dal Toro. Ho idea che a fine
ottobre vedremo una Venere molto meno conciliante del solito, decisa a fare
chiarezza e ad esigere un cambiamento di rotta nelle relazioni, un dentro o
fuori definitivo. Se la relazione proseguirà su basi autenticamente nuove o si
spezzerà definitivamente lo sapremo quando Venere tornerà diretta dal 16
novembre. Fino al 18 dicembre (giorno in cui Venere torna sul grado dello
Scorpione in cui aveva cominciato la retrogradazione) continueremo a risentire
delle conseguenze di questo periodo tormentoso e tormentato, sia nel caso la
relazione prosegua o si interrompa, ma poi la strada verso la rinascita ci
apparirà finalmente meno ardua e oscura. Quella luce di verità che abbiamo
acceso nel profondo di noi stessi illuminerà come una fiaccola la risalita… e
il 7 gennaio Venere entrerà in Sagittario, dove andrà in trigono a Marte a 11°
Ariete il 18 gennaio e si congiungerà a Giove il 22 gennaio a 15 Sagittario.
Buona rinascita!
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