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domenica 4 marzo 2012
Le tre sfide del futuro
Un nuovo articolo da Segnali dal futuro. Buona lettura!
Le tre sfide per un futuro bio-eco-psicosostenibile - Blog autori
martedì 15 febbraio 2011
L'ago della bilancia
Le energie in cielo stanno cambiando e si vede. Il Cancro, ossia le donne e i valori del femminile, stanno finalmente reagendo alla pressione di Plutone in Capricorno, assumendo il ruolo di ago della bilancia del cambiamento.
Ieri Concita De Gregorio ha scritto su L’Unità: “Le donne italiane sono state capaci di fare quello che da anni, da molti anni non avevamo visto accadere. È vero, dunque: hanno battuto un colpo. Adesso. Che sia la prima battuta di una nuova musica.”
Vorrei riproporre a tal proposito le osservazioni sull’azione di Plutone in Capricorno e sulle sue ripercussioni sul Cancro presentate nella relazione che esposi a Roma nell’ambito del convegno Stargate 2012, L’alba di una nuova era nel marzo 2007 e poi in occasione del Congresso CIDA L'Arte dell'Astrologia tenutosi a Roma nell’ottobre 2008.
“Plutone è il potere, e in Capricorno corrisponde ai vertici del potere, e data la natura occulta del pianeta, anche a ciò a cui comunemente ci si riferisce come “Governo Ombra”.
Potrà, infatti, far emergere i contenuti presenti all’interno dell’Ombra collettiva dell’umanità in relazione a temi quali l’autorità e l’autoritarismo, lo Stato e lo status sociale, la concezione machiavellica del potere secondo cui il fine giustifica sempre i mezzi, la mentalità prettamente patriarcale, maschilista e sessuofoba, il dispotismo, la tendenza allo sfruttamento incontrollato delle risorse del sottosuolo, e la nostra visione prettamente materialistica della vita.
Tuttavia, se lo sapremo sfruttare in positivo potrà donarci una percezione più realistica di quelle che sono le nostre risorse più profonde e nascoste, un chiaro senso della realtà, la capacità di economizzare in modo giustamente parsimonioso le risorse, e notevoli capacità organizzative e direttive basate su una visione estremamente lucida e realistica della situazione.
Una delle caratteristiche della modalità di azione di questo pianeta consiste nel portare tutto ciò che non è autenticamente sano ad un cedimento strutturale, che matura molto lentamente all’interno della struttura a causa delle tossine e dell’energia negativa che essa stessa ha accumulato, anche se inizialmente continua ad apparire efficiente.
Attraverso una pressione costante che spinge dal basso e dall’interno, Plutone ispira inizialmente la convinzione di poter disporre del potere assoluto fino a che la struttura non crolla da sé a causa delle sue stesse degenerazioni, che finalmente si palesano in tutta la loro distruttività.
Il fine ultimo di questo pianeta consiste, infatti, nel portare alla luce quelle parti ancora irredente nascoste nel profondo della psiche personale e collettiva, affinché possano essere riconosciute e trasformate.
Plutone ci insegna, infatti, che il potere di creare e di distruggere non è una prerogativa dell’Io, ma una facoltà che ci può appartenere in quanto partecipiamo al progetto creativo di quel Tutto da cui siamo emersi, e che possiamo usufruire di questo potere, senza che ci si ritorca contro, solo nella misura in cui lo canalizziamo per fini non egoistici e conformi al progetto creativo della Fonte.
Plutone non è, dunque, solo un simbolo di morte e distruzione, ma anche di rinascita, ma ciò che rinascerà dalle ceneri plutoniane sarà qualcosa di profondamente diverso dalla struttura precedente, fondato su quanto di sano era comunque presente in essa e su quanto del negativo si è riusciti a trasmutare in positivo, e in ogni caso ciò sarà sempre accompagnato dalla dolorosa consapevolezza della perdita subita, che è in primis una perdita di innocenza a favore di una più lucida consapevolezza dell’esistenza e dei contenuti dell’Ombra.
Un altro elemento apparentemente meno significativo, ma che alla resa dei conti potrà fare la differenza, è lo spazio vuoto situato ai primi gradi del segno del Cancro.
Il segno opposto a quello in cui transita il pianeta focale del quadrato a T* (Plutone in Capricorno) rappresenta, infatti, l’elemento mancante e ci parla del settore in cui ci sentiremo più indifesi e insicuri.
Il Cancro è associato ai valori femminili e lunari, e quindi alle donne, alla maternità, all’infanzia, ai bambini, alla casa, la famiglia, la patria, le masse, il popolo, l’acqua dolce delle fonti, dei laghi e dei fiumi, la sensibilità, la dolcezza, l’accoglienza, il senso di radicamento nel processo del divenire, i valori dell’anima, e la chiesa come Madre Chiesa (mentre l’opposto segno del Capricorno è associato ai vertici della struttura ecclesiastica).
Questi saranno quindi i temi su cui ci sentiremo più indifesi, che potrebbero venire a mancare o risentirne più duramente, ma ci parlano anche delle qualità che devono essere sviluppate, e che possono essere sviluppate adeguatamente solo utilizzando il pianeta focale, esprimendolo in modo costruttivo in armonia con il segno dello spazio vuoto. In caso contrario, Plutone dal Capricorno, sede del potere costituito, opererà come un dittatore, che vuole dominare su Saturno (in Bilancia, sede del potere giudiziario) e Urano (tra poco in Ariete, sede del potere di autodeterminazione del singolo), i quali con la loro pressione gli forniscono energia; la frustrazione e la tensione fonti di tale energia potranno, infatti, in determinati momenti spingere Plutone a svincolarsi e ad esprimersi in modo ossessivo e incontrollato, spesso a spese dei valori Cancro.
Se usciremo non troppo malconci da questo periodo, sarà comunque proprio grazie alla capacità di saper trovare un equilibrio tra un rigido Impero globale e una più flessibile rete di comunità locali, tra i vertici del potere e la gente comune, tra un potere al maschile e un potere al femminile, tra natalità e denatalità, e tra un pianeta sterile che non dà più frutti e una Madre Terra ancora in grado di offrirci accoglienza e nutrimento.
In sostanza, la nostra capacità di integrare nel modello i valori del femminile, e in particolare del femminile aquariano, sarà l’ago della bilancia che indicherà le nostre probabilità di entrare nella Nuova Era in linea o meno con il nuovo spirito del tempo.”
* Il quadrato a T è una configurazione planetaria in cui due pianeti in opposizione, cioè posti a 180° l'uno dall'altro, sono entrambi contemporaneamente quadrati, cioè posti a 90°, ad un terzo pianeta che viene così a costituire il vertice di un triangolo. Questo terzo pianeta posto al vertice del triangolo viene detto "pianeta focale".
* Il quadrato a T è una configurazione planetaria in cui due pianeti in opposizione, cioè posti a 180° l'uno dall'altro, sono entrambi contemporaneamente quadrati, cioè posti a 90°, ad un terzo pianeta che viene così a costituire il vertice di un triangolo. Questo terzo pianeta posto al vertice del triangolo viene detto "pianeta focale".
Link all’articolo di Concita De Gregorio:
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mercoledì 29 dicembre 2010
Il Cancro e la protezione attiva
Leggendo di recente Risonanze celesti di Luciana Marinangeli (Marsilio Edizioni), mi sono appuntata queste riflessioni:
“L’ordine esplicito della società dei consumi è quello di consumare, ossia distruggere, a cui corrisponde il tabù occulto di proteggere e conservare. Ci vuole molto coraggio per ribellarsi a un tabù collettivo, alla proibizione silenziosa di essere attivamente protettivi – di proteggere e conservare, di coltivare un atteggiamento di considerazione rispettosa e calma.”
Questo concetto della protezione attiva ci riguarderà molto da vicino nei prossimi anni. E’ la vera grande sfida che viene lanciata ad ognuno di noi. Ne ho già parlato in occasione del convegno Quale futuro immaginare il 6 novembre scorso a Roma. In quell’occasione terminavo il mio intervento proprio con queste parole:
“… la terza sfida consisterà nella nostra capacità di vivere i valori lunari del Cancro in modo attivo e propositivo. A prima vista sembra una sfida paradossale, perché il principio yin, che è alla base di tali valori, è il principio passivo e ricettivo per eccellenza. Tuttavia, il Cancro nello Zodiaco è un segno cardinale, cioè uno dei quattro segni preposti all’attivazione di un nuovo corso di azione. La cosa più importante a questo punto è capire qual è la modalità attiva di questo segno acquatico e lunare, che solitamente si ripiega sull’autodifesa. A differenza di Marte, che agisce attraverso un’espressione esteriore di forza diretta verso la conquista di qualcosa, o del Sole che agisce irradiando egocentricamente e indiscriminatamente attorno a sé la sua energia, la Luna, che governa questo segno, opera tramite l’inclusività, disegnando cerchi sempre più ampi di accettazione e di accoglienza, proprio come fa l’acqua, altra simbologia lunare e cancerina, che rappresenterà uno dei più grossi problemi per l’umanità nei prossimi anni. Con Plutone opposto, che le prospetta una distruzione delle sue sicurezze, l’argentea Luna, tradizionalmente associata alla passività e alla dolcezza, dovrà tingersi di nero per riuscire a difendere la vita su questo pianeta, assumendo così le caratteristiche attive e combattive del femminile, raffigurate simbolicamente dalla Luna nera o nuova e da Ecate che la rappresenta, dalla Iside nera degli Egizi, dalle dee Kali e Durga dell’Induismo, che simbolizzano rispettivamente la faccia oscura e luminosa dell’aspetto guerriero della Madre Divina, o dalle tante Madonne nere della tradizione cristiana, che richiamano quella particolare componente di saggezza profonda, fierezza e coraggio insita nel femminile. Inoltre, il segno del Cancro si trova posizionato proprio nel punto più basso dello Zodiaco, perché rappresenta il punto di sostegno e di radicamento più profondo su cui poggia l’intera struttura, le sue fondamenta. E il Cancro siamo noi, io, voi, la gente comune, le nostre famiglie, le donne, i bambini, la componente femminile presente in ognuno di noi, la nostra capacità di creare ponti di empatia e di accoglienza e di prenderci cura di qualunque forma di vita. Sono questi i valori che sarà necessario attivare, altrimenti con Plutone in Capricorno la struttura imploderà crollandoci addosso, e se vogliamo che l’attivazione delle potenzialità creative dei modelli emergenti abbia successo, dovremo ridiscutere le nostre priorità e ciò che ha un valore realmente fondante per noi.”
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