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martedì 15 febbraio 2011

L'ago della bilancia

Le energie in cielo stanno cambiando e si vede. Il Cancro, ossia le donne e i valori del femminile, stanno finalmente reagendo alla pressione di Plutone in Capricorno, assumendo il ruolo di ago della bilancia del cambiamento.

Ieri Concita De Gregorio ha scritto su L’Unità: “Le donne italiane sono state capaci di fare quello che da anni, da molti anni non avevamo visto accadere. È vero, dunque: hanno battuto un colpo. Adesso. Che sia la prima battuta di una nuova musica.”

Vorrei riproporre a tal proposito le osservazioni sull’azione di Plutone in Capricorno e sulle sue ripercussioni sul Cancro presentate nella relazione che esposi a Roma nell’ambito del convegno Stargate 2012, L’alba di una nuova era nel marzo 2007 e poi in occasione del Congresso CIDA L'Arte dell'Astrologia tenutosi a Roma nell’ottobre 2008.

“Plutone è il potere, e in Capricorno corrisponde ai vertici del potere, e data la natura occulta del pianeta, anche a ciò a cui comunemente ci si riferisce come “Governo Ombra”.
Potrà, infatti, far emergere i contenuti presenti all’interno dell’Ombra collettiva dell’umanità in relazione a temi quali l’autorità e l’autoritarismo, lo Stato e lo status sociale, la concezione machiavellica del potere secondo cui il fine giustifica sempre i mezzi, la mentalità prettamente patriarcale, maschilista e sessuofoba, il dispotismo, la tendenza allo sfruttamento incontrollato delle risorse del sottosuolo, e la nostra visione prettamente materialistica della vita.

Tuttavia, se lo sapremo sfruttare in positivo potrà donarci una percezione più realistica di quelle che sono le nostre risorse più profonde e nascoste, un chiaro senso della realtà, la capacità di economizzare in modo giustamente parsimonioso le risorse, e notevoli capacità organizzative e direttive basate su una visione estremamente lucida e realistica della situazione.

Una delle caratteristiche della modalità di azione di questo pianeta consiste nel portare tutto ciò che non è autenticamente sano ad un cedimento strutturale, che matura molto lentamente all’interno della struttura a causa delle tossine e dell’energia negativa che essa stessa ha accumulato, anche se inizialmente continua ad apparire efficiente.

Attraverso una pressione costante che spinge dal basso e dall’interno, Plutone ispira inizialmente la convinzione di poter disporre del potere assoluto fino a che la struttura non crolla da sé a causa delle sue stesse degenerazioni, che finalmente si palesano in tutta la loro distruttività.

Il fine ultimo di questo pianeta consiste, infatti, nel portare alla luce quelle parti ancora irredente nascoste nel profondo della psiche personale e collettiva, affinché possano essere riconosciute e trasformate.

Plutone ci insegna, infatti, che il potere di creare e di distruggere non è una prerogativa dell’Io, ma una facoltà che ci può appartenere in quanto partecipiamo al progetto creativo di quel Tutto da cui siamo emersi, e che possiamo usufruire di questo potere, senza che ci si ritorca contro, solo nella misura in cui lo canalizziamo per fini non egoistici e conformi al progetto creativo della Fonte.

Plutone non è, dunque, solo un simbolo di morte e distruzione, ma anche di rinascita, ma ciò che rinascerà dalle ceneri plutoniane sarà qualcosa di profondamente diverso dalla struttura precedente, fondato su quanto di sano era comunque presente in essa e su quanto del negativo si è riusciti a trasmutare in positivo, e in ogni caso ciò sarà sempre accompagnato dalla dolorosa consapevolezza della perdita subita, che è in primis una perdita di innocenza a favore di una più lucida consapevolezza dell’esistenza e dei contenuti dell’Ombra.

Un altro elemento apparentemente meno significativo, ma che alla resa dei conti potrà fare la differenza, è lo spazio vuoto situato ai primi gradi del segno del Cancro.

Il segno opposto a quello in cui transita il pianeta focale del quadrato a T* (Plutone in Capricorno) rappresenta, infatti, l’elemento mancante e ci parla del settore in cui ci sentiremo più indifesi e insicuri.

Il Cancro è associato ai valori femminili e lunari, e quindi alle donne, alla maternità, all’infanzia, ai bambini, alla casa, la famiglia, la patria, le masse, il popolo, l’acqua dolce delle fonti, dei laghi e dei fiumi, la sensibilità, la dolcezza, l’accoglienza, il senso di radicamento nel processo del divenire, i valori dell’anima, e la chiesa come Madre Chiesa (mentre l’opposto segno del Capricorno è associato ai vertici della struttura ecclesiastica).

Questi saranno quindi i temi su cui ci sentiremo più indifesi, che potrebbero venire a mancare o risentirne più duramente, ma ci parlano anche delle qualità che devono essere sviluppate, e che possono essere sviluppate adeguatamente solo utilizzando il pianeta focale, esprimendolo in modo costruttivo in armonia con il segno dello spazio vuoto. In caso contrario, Plutone dal Capricorno, sede del potere costituito, opererà come un dittatore, che vuole dominare su Saturno (in Bilancia, sede del potere giudiziario) e Urano (tra poco in Ariete, sede del potere di autodeterminazione del singolo), i quali con la loro pressione gli forniscono energia; la frustrazione e la tensione fonti di tale energia potranno, infatti, in determinati momenti spingere Plutone a svincolarsi e ad esprimersi in modo ossessivo e incontrollato, spesso a spese dei valori Cancro.

Se usciremo non troppo malconci da questo periodo, sarà comunque proprio grazie alla capacità di saper trovare un equilibrio tra un rigido Impero globale e una più flessibile rete di comunità locali, tra i vertici del potere e la gente comune, tra un potere al maschile e un potere al femminile, tra natalità e denatalità, e tra un pianeta sterile che non dà più frutti e una Madre Terra ancora in grado di offrirci accoglienza e nutrimento.

In sostanza, la nostra capacità di integrare nel modello i valori del femminile, e in particolare del femminile aquariano, sarà l’ago della bilancia che indicherà le nostre probabilità di entrare nella Nuova Era in linea o meno con il nuovo spirito del tempo.”

* Il quadrato a T è una configurazione planetaria in cui due pianeti in opposizione, cioè posti a 180° l'uno dall'altro, sono entrambi contemporaneamente quadrati, cioè posti a 90°, ad un terzo pianeta che viene così a costituire il vertice di un triangolo. Questo terzo pianeta posto al vertice del triangolo viene detto "pianeta focale".

Link all’articolo di Concita De Gregorio:

lunedì 17 gennaio 2011

Ordine e Caos

“E’ solo dal Caos che può nascere una stella lucente” (F. Nietsche)

Nello Zodiaco l’ordine e il caos sono rappresentati rispettivamente dai segni opposti della Vergine e dei Pesci.
Ogni cosa, ogni modello, nasce simbolicamente in Ariete, si consolida in Toro, si differenzia in Gemelli, si radica in Cancro, acquisisce un’identità di sé in Leone e si struttura secondo un ordine in Vergine. In Vergine, il segno del giusto mezzo, troviamo dunque il massimo dell’ordine e della capacità di adattamento all’ambiente; infatti, dalla Bilancia in poi, il modello acquisisce sempre più elementi di ridondanza fino ad arrivare alla sua massima espressione di potenza in Capricorno, ma essendo il Capricorno una culminazione, corrisponde anche all’inizio del disfacimento del modello, disfacimento che si compirà in Pesci, dove troviamo appunto il caos, inteso come vuoto creativo, ricolmo di intenzione, da cui emergono nuovi modelli vitali, e che rappresenta quindi lo stato essenziale per la creazione di nuove forme.

Il punto di massima crisi indicato dallo Zodiaco, cioè il punto in cui si presentano sia problemi e pericoli sia nuove opportunità è lo 0° Ariete, ossia il punto di cambio ciclo in cui nascono i nuovi modelli. Tra poco su questo punto transiteranno Giove, il pianeta della fiducia, dell’ottimismo e delle nuove opportunità, che sarà seguito in primavera da Urano, il pianeta del cambiamento, e da Marte, il pianeta dell’azione.
Il Capricorno riceverà un bello scossone da questi transiti. Come reagirà?
Le possibilità sono due:
  1. continuerà a farsi ossessionare e accecare sempre più dai deliri di onnipotenza di Plutone, proseguendo sulla strada di un controllo e una manipolazione sempre maggiori, con il risultato di accrescere ulteriormente il livello di tensione e conflittualità  tra le strutture di potere e il singolo (Ariete), la collettività (Cancro) e la magistratura (Bilancia) – col solo risultato a lungo termine di tagliarsi fuori dal processo evolutivo; oppure
  2. darà l’avvio ad una lunga fase travagliata di riesame delle proprie priorità, in cui accetterà il confronto costruttivo con l’Ariete, il Cancro e la Bilancia per ridefinire i suoi obiettivi a lungo termine.

La nascita di ogni cosa, anche di una stella lucente, è sempre preceduta da un doloroso travaglio.

giovedì 30 dicembre 2010

Perché il Capricorno è cieco?

Quando si guarda alla storia e alla cronaca attraverso la lente dell’astrologia, si capisce perché gli astrologi soffrano invariabilmente tutti della tipica frustrazione da “sindrome di Cassandra”.

Prendiamo, ad esempio, questo nostro momento storico (ma guarda!). Qualunque astrologo si sia preso la pena di studiare i cicli planetari in relazione agli allineamenti di questi anni, vi direbbe:
1) che stiamo andando incontro ad almeno 5 o 6 anni di cambiamenti epocali, che investiranno soprattutto il settore dei rapporti tra il singolo e le strutture di potere (le 7 quadrature tra Urano in Ariete e Plutone in Capricorno che si formeranno tra il 2012 e il 2015);
2) che questi cambiamenti sono strettamente legati a problematiche e tematiche nate a metà degli anni ’60 (gli anni della congiunzione di Urano e Plutone in Vergine – vedi, il Sessantotto, i movimenti a difesa dei diritti civili, il femminismo e i movimenti a favore dei diritti delle donne, la filosofie e le tattiche di disobbedienza civile non violenta, la nascita di movimenti ambientalisti e ecologisti, l’esplosione della tecnologia moderna, il Concilio Vaticano II, ecc.); e
3) che cambiamenti in linea con queste energie hanno già fatto una loro prima apparizione tra il 1988 e il 1989 (gli anni della semiquadratura tra Urano e Plutone – vedi, la caduta del muro di Berlino e il crollo dell’impero sovietico).

Niente male poter avere in anticipo informazioni di questo tipo! Se fossi al potere e fossi anche intelligente ne terrei conto. E invece, più il tempo passa e più il nostro astrologo comincia a notare il verificarsi di eventi che rispecchiano un livello sempre crescente di frustrazione e tensione sociale.
Questo nostro studioso degli astri sa che le quadrature (soprattutto quando sono all’interno di un quadrato a T, come in questo caso) possono caricarsi a lungo di un’energia che, se non viene riconosciuta e rilasciata a intermittenza, può diventare estremamente esplosiva e distruttiva quando l’aspetto diverrà esatto. E in questo nostro caso l’energia esplosiva e distruttiva andrà a convogliarsi tramite Plutone sul Capricorno.

Se io fossi il Capricorno, comincerei a preoccuparmi. Comincerei ad introdurre dei cambiamenti graduali in linea con il nuovo spirito del tempo, invece di manganellare gli studenti che protestano contro il decreto Gelmini perché, loro sì, sono preoccupati del futuro.

E invece il Capricorno è cieco e sordo. Perché?
Di solito gli si può dire che è insensibile, anaffettivo, rigido, iperrazionale, spietato, barricato… ma non cieco alla realtà dei fatti, soprattutto quando è in gioco la sua sopravvivenza (nel qual caso si decide ad usare anche Urano, visto che è il suo secondo governatore).
Sono andata a rileggermi quello che diceva Lisa Morpurgo in La natura dei segni (TEA) a proposito dei passaggi di Plutone in questo segno:
Il Capricorno rappresenta una sorta di intercapedine nella successione dei tre segni nettuniani e ha, anche stagionalmente, il compito di bloccare il processo germinativo, di fermare il tempo in evoluzione, o meglio di rallentarne il processo. Plutone qui assorbe la determinazione del segno e ne esalta le ambizioni ma, in un certo senso, sembra ottunderne la razionalità, quasi che la sua funzione di blocco dovesse prescindere da ogni logica.
L’ultimo soggiorno di Plutone in Capricorno va dal 1763 al 1777, e gli straordinari movimenti storici che si stanno preparando sembrano invisibili ai detentori del potere. Ciechi sono Luigi XV e Luigi XVI di fronte a quanto accade in Francia, cieca e sorda è l’Inghilterra di fronte al crescente malcontento delle colonie americane. La difesa ad oltranza dello status quo è forse l’elemento più caratteristico del periodo e contemporaneamente nascono personaggi di grande ambizione e durezza, come Napoleone Buonaparte.

Povero Capricorno, accecato e preso in ostaggio dal dio degli Inferi! Il mito ci dice che tra gli dei, solo Hermes ha la facoltà di scendere nel regno di Ade e di tornare poi sulla terra. Come a dire che solo l’intelligenza e la capacità di comunicare e di scambiare possono creare un ponte di comprensione tra l’ossessione e la cecità del potere e la realtà della nostra comune condizione umana. Hermes/Mercurio è simbolicamente collegato ai giovani e alla giovinezza – forse, non a caso, sono proprio loro che ora stanno accettando per tutti noi il compito, certo non gradevole, di dialogare con Ade.