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domenica 6 marzo 2011

La giusta azione

Come ho già ricordato in Quale diritto? Quali diritti?, Giove è strettamente connesso al senso della giustizia e al diritto naturale. L’Ariete è il segno preposto all’agire, al fare, al reagire e al dare inizio alle cose. Giove dall’Ariete diventa quindi più reattivo e impulsivo, meno astratto e filosofico, ma restando comunque fedele alla sua valenza archetipica che lo lega al senso della giustizia, si pone il problema di quale sia la “giusta azione”.

Credo che da qui a giugno ci porremo più o meno tutti il problema di quale possa essere la “giusta azione”. Sulla necessità di agire non ci saranno dubbi. Sarà inevitabile. Ma forse per la prima volta dopo tanto tempo sentiremo che è importante agire non in un modo qualunque, tanto per scaricare la tensione e la frustrazione, ma nel modo “giusto”, per fare finalmente le cose giuste.

Il 12 marzo Giove verrà affiancato da Urano, che tuonando all’improvviso nelle sue orecchie cercherà di convincerlo del fatto che è giunta l'ora di cambiare, di innovare, di osare. Urano viene spesso associato alla figura di Prometeo, il Titano che rubò il fuoco della conoscenza agli dei per donarlo agli uomini. Nel mito Prometeo fu punito proprio da Giove per questo furto. In questo caso, invece, è come se tra i due si stabilisse un’alleanza strategica; come se Giove fosse temporaneamente sceso dall’Olimpo sulla terra dei comuni mortali e, durante l’anno trascorso nel segno dei Pesci, avesse toccato con mano la loro povertà, la loro desolazione, e convenisse – almeno fino a giugno – che Prometeo tutto sommato ha ragione nel voler donare un po’ più di conoscenza e di opportunità agli umani.

Ma la conoscenza, le intuizioni, i lampi di genio che riceveremo dovranno essere utilizzati per compiere ciò che è giusto e opportuno, altrimenti rischiamo di incorrere nella sua nemesi. Sempre nel mito, ciò che mandava Giove su tutte le furie era l’affronto della ὕβρις (hýbris), ossia la violazione delle leggi divine immutabili, in sostanza del diritto naturale gioviano. Alla tracotanza di chi riteneva di potersene infischiare delle leggi divine, Giove rispondeva facendolo uscire di senno. Speriamo bene. Di gente fuori di testa mi sembra che ce ne sia già abbastanza.

martedì 1 marzo 2011

Volano, gli uccelli volano

Il pensiero continua a volteggiare su Giove in Ariete e Saturno in Bilancia.

Questa coppia di pianeti ci parla anche dei nostri modelli di organizzazione sociale. A Giove è associata l’organizzazione tribale, basata non tanto sull’unità territoriale, quanto sull’omogeneità culturale e linguistica e il lignaggio; Saturno invece rappresenta la polis, ossia la comunità dei cittadini nella sua dimensione politica, insediata su un territorio.

Se al concetto di tribù gioviano sommiamo il concetto di rete uraniano, l’immagine che ne deriva è quella di stormi di uccelli in volo, che creano movimenti organizzati, non preordinati da un capo, ma in cui ogni elemento dello stormo prende a riferimento l’uccello a lui più vicino.
E questo riporta il pensiero a quanto dice Alessandro Baricco a proposito dei “nuovi barbari”: “Si muovono a stormi, guidati da un rivoluzionario istinto a creazioni collettive e sovra personali”.
La congiunzione di Giove e Urano in Ariete ci parla proprio di questi nuovi barbari – la connotazione di “barbarie” è data dalla presenza dei pianeti nel segno dell’Ariete, l’elemento di novità dalla presenza di Urano, mentre Giove contribuisce donando a tutto questo un carattere di sovranazionalità, di un’espansione che ha la possibilità di non restare intrappolata nei recinti del già noto e codificato proprio grazie a questa sua capacità potenziale di sollevarsi in volo in virtù della spinta propulsiva di una nuova visione ottenuta grazie ad un comune “sforzo” del pensiero, ad un volo libero dell’immaginario collettivo, che si interrogherà sempre più su come dare vita e costruire (Plutone in Capricorno) un nuovo modello di contratto sociale (Saturno in Bilancia), un nuovo paradigma di civiltà.

Mi ci ha fatto pensare mio fratello Luca, col suo ultimo post Individualità e "forme di collaborazione, in cui si interroga sul concetto di individualità nell’era post-Internet. Qualcosa ha fatto click.
Riuscite a intravederlo il rivoluzionario schema in azione dei nuovi barbari? L’esempio attuale più lampante sono i folti gruppi di persone, che come grandi stormi, influiscono sulla realtà politica e sociale grazie alla possibilità di connettersi tra loro tramite i social media. Hanno scoperto la possibilità di creare valore attraverso la condivisione e la connettività.

Luca va anche oltre e si chiede “cosa succederebbe se oltre a sincronizzare i comportamenti, a coordinare i movimenti e le informazioni, riuscissimo ad accordare le nostre menti per condividere l’intelligenza?” Ovviamente questo suo interrogativo mi ha fatto subito pensare ai prossimi 14 anni di transito di Nettuno in Pesci, il signore del segno che governa l’evoluzione della nostra corteccia cerebrale. E queste considerazioni avvalorano di nuovo l’ipotesi che ci troviamo alle soglie di una vera e propria mutazione.

Forse nel 2025, l’anno che ho identificato come l’inizio di un nuovo Rinascimento, arriveremo finalmente a formalizzare la Dichiarazione universale dei diritti della Madre Terra, dei popoli e della solidarietà, perché in quel momento, con l’ingresso pressoché contemporaneo di Plutone in Aquario, Urano in Gemelli e Nettuno congiunto a Saturno in Ariete, avremo finalmente creato tutti i link necessari all’esistenza della prima manifestazione di una coscienza autenticamente globale.