Il Sagittario nasce con la netta
sensazione di essere il portatore di un qualche tipo di verità. Non è un
raccoglitore o un analista di dati; la verità per questo segno trapela dal suo
sguardo grandangolare sulla realtà, che gli consente di cogliere schemi e
tracciare mappe di ampio respiro, attraverso le quali il reale,
intellettualizzandosi, acquisisce vastità e respiro.
Il pensiero del Sagittario è
astratto e simbolico, rifugge la frammentarietà dei dettagli in cerca di una
visione unitaria e globale, quasi che l’astrazione possa ridurre il peso della
complessità e lo stress da information
overload.
In questo nostro mondo sempre più
sovraccarico di informazioni, le doti ermeneutiche del Sagittario si fanno
preziose. Ma perché l’interpretazione sia efficace, il nostro centauro deve
superare l’ingenuità, che lo porta a ritenere di possedere la Verità, e la
propensione a voler calare la propria veritas
come una martellata sulla testa altrui.
Anche se al centauro non piacerà,
la presenza di Saturno nel suo settore servirà a renderlo più accorto, maturo,
disincantato, imponendo un costante reality
check ai suoi entusiasmi e alle sue promesse non mantenute.
Là dove dimora Saturno, si
appuntano i nostri timori, le nostre ansie, le rigidità e le chiusure. Appena
entrato in Sagittario, Saturno, notoriamente poco incline a tollerare lo
sberleffo satirico, ha portato con sé l’attentato alla sede del settimanale francese
Charlie Hebdo, facendo subito
emergere due aspetti intimamente connessi alla presenza di Saturno in questo
segno: la rigidità intransigente di chi crede ciecamente in una fede e la
necessità che vi sia un’etica anche nella libertà di espressione. Con questo
evento, si è nuovamente innescata la paura nei confronti del fondamentalismo
religioso, che non provavamo più dall’uscita di Plutone dal Sagittario.
Saturno in Sagittario è una porta
chiusa in faccia allo straniero, all’immigrato, a colui che viene da fuori per
invadere il nostro spazio sociale e culturale, e che percepiamo come un
pericolo da cui doverci difendere. Finché sarà attiva la quadratura con Nettuno
in Pesci, continueremo a doverci confrontare col problema della marea umana di migranti
che giungono sulle nostre coste via mare, e a dibatterci tra i timori che tutto
ciò scatena e la necessità di un’assunzione di responsabilità nei confronti di
questa moltitudine di esseri umani disperati. E quando si attiverà la quadratura con Chirone in Pesci, il rifiuto nei confronti dell'accoglienza si farà endemico.
Dove passa Saturno, c’è sempre
qualcosa che va sacrificato, qualcosa a cui rinunciare; la prima cosa a cui mi
viene da pensare è un drastico calo di ottimismo, un pessimismo realistico
riguardo ai “magnifici e progressivi destini dell’umanità” a favore di una
progettualità più cauta e calata nella problematicità del reale. Nei prossimi
due anni i nostri progetti avranno più probabilità di successo se nella loro
elaborazione terremo conto di tutte le criticità, senza lasciarci travolgere da
facili entusiasmi, consapevoli che l’imponderabile è sempre in agguato,
soprattutto finché saranno attive le quadrature con Nettuno e Chirone in Pesci.
Proprio le quadrature con Nettuno
in Pesci corrispondono infatti ad una fase di disorientamento, in cui lo
speranzoso impegno creativo, fomentato dal trigono con Giove in Leone, sembra
concludersi invariabilmente in un inspiegabile nulla di fatto, come se le
intuizioni non fossero mai all’altezza di uno Zeitgeist tanto esigente quanto elusivo. Questa fase la definirei
una sorta di rodaggio iniziatico, un trial
and error test, in cui le iniziative spunteranno come funghi e altrettanto
rapidamente si dissolveranno, in attesa che si attivi la forza propulsiva dei
trigoni con Urano in Ariete. Solo allora, dopo che avremo capito ciò che non
funziona ed imparato dai nostri errori, potremo costruire una cultura della
sperimentazione, in cui la paura del fallimento sarà bilanciata da un approccio
maturo al rischio e dalla consapevolezza della necessità di strategie fluide;
solo allora tentare cose diverse, distruggere ciò che non funziona e
amplificare ciò che ha potenziale sarà meno traumatico.
In questa fase iniziale di
transizione, caratterizzata dalle quadrature con Nettuno e Chirone, Saturno in
Sagittario si fa dunque prezioso; è l’agente discriminante tra ciò che merita
il nostro dispendio di energie e ciò che invece serve solo a gratificare il
nostro ego senza alcuna possibilità di successo; è il “guardiano della soglia”
che sta a guardia della porta del tempio della verità futura; è la necessità
che solo ciò che è autenticamente vitale e probiotico sopravviva.
Non c’è tempo di aspettare che il
seme si faccia pianta per capire se ci può essere utile o meno; dovremo
affinare una forma speciale di intuizione che ci faccia capire quasi in tempo
reale se le nostre idee hanno una qualche possibilità di realizzarsi oppure no.
Saturno, infatti, porterà a frutto solo quei semi che saranno in linea col
nuovo spirito del tempo, quelli che si sapranno adattare meglio al cambio di
paradigma in corso, e alla fine lo ringrazieremo per il tempo e le energie che
ci avrà fatto risparmiare con i suoi no, le sue rinunce e i suoi tagli, per
l’ingenuità che ci avrà tolto e la superficialità di pensiero che avrà
evidenziato, per tutte le lezioni che ci avrà fatto ripetere a iosa: il suo
obiettivo è la maestria…
2 commenti:
Come al solito, Cara Alessandra, hai fatto un'analisi perfetta.
E io ringrazio te, Grazia, per la tua presenza affettuosa :-)
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