giovedì 23 aprile 2015

Saturno in Sagittario... il suo obiettivo è la maestria



Il Sagittario nasce con la netta sensazione di essere il portatore di un qualche tipo di verità. Non è un raccoglitore o un analista di dati; la verità per questo segno trapela dal suo sguardo grandangolare sulla realtà, che gli consente di cogliere schemi e tracciare mappe di ampio respiro, attraverso le quali il reale, intellettualizzandosi, acquisisce vastità e respiro.

Il pensiero del Sagittario è astratto e simbolico, rifugge la frammentarietà dei dettagli in cerca di una visione unitaria e globale, quasi che l’astrazione possa ridurre il peso della complessità e lo stress da information overload.  

In questo nostro mondo sempre più sovraccarico di informazioni, le doti ermeneutiche del Sagittario si fanno preziose. Ma perché l’interpretazione sia efficace, il nostro centauro deve superare l’ingenuità, che lo porta a ritenere di possedere la Verità, e la propensione a voler calare la propria veritas come una martellata sulla testa altrui.

Anche se al centauro non piacerà, la presenza di Saturno nel suo settore servirà a renderlo più accorto, maturo, disincantato, imponendo un costante reality check ai suoi entusiasmi e alle sue promesse non mantenute.

Là dove dimora Saturno, si appuntano i nostri timori, le nostre ansie, le rigidità e le chiusure. Appena entrato in Sagittario, Saturno, notoriamente poco incline a tollerare lo sberleffo satirico, ha portato con sé l’attentato alla sede del settimanale francese Charlie Hebdo, facendo subito emergere due aspetti intimamente connessi alla presenza di Saturno in questo segno: la rigidità intransigente di chi crede ciecamente in una fede e la necessità che vi sia un’etica anche nella libertà di espressione. Con questo evento, si è nuovamente innescata la paura nei confronti del fondamentalismo religioso, che non provavamo più dall’uscita di Plutone dal Sagittario.

Saturno in Sagittario è una porta chiusa in faccia allo straniero, all’immigrato, a colui che viene da fuori per invadere il nostro spazio sociale e culturale, e che percepiamo come un pericolo da cui doverci difendere. Finché sarà attiva la quadratura con Nettuno in Pesci, continueremo a doverci confrontare col problema della marea umana di migranti che giungono sulle nostre coste via mare, e a dibatterci tra i timori che tutto ciò scatena e la necessità di un’assunzione di responsabilità nei confronti di questa moltitudine di esseri umani disperati. E quando si attiverà la quadratura con Chirone in Pesci, il rifiuto nei confronti dell'accoglienza si farà endemico.

Dove passa Saturno, c’è sempre qualcosa che va sacrificato, qualcosa a cui rinunciare; la prima cosa a cui mi viene da pensare è un drastico calo di ottimismo, un pessimismo realistico riguardo ai “magnifici e progressivi destini dell’umanità” a favore di una progettualità più cauta e calata nella problematicità del reale. Nei prossimi due anni i nostri progetti avranno più probabilità di successo se nella loro elaborazione terremo conto di tutte le criticità, senza lasciarci travolgere da facili entusiasmi, consapevoli che l’imponderabile è sempre in agguato, soprattutto finché saranno attive le quadrature con Nettuno e Chirone in Pesci.

Proprio le quadrature con Nettuno in Pesci corrispondono infatti ad una fase di disorientamento, in cui lo speranzoso impegno creativo, fomentato dal trigono con Giove in Leone, sembra concludersi invariabilmente in un inspiegabile nulla di fatto, come se le intuizioni non fossero mai all’altezza di uno Zeitgeist tanto esigente quanto elusivo. Questa fase la definirei una sorta di rodaggio iniziatico, un trial and error test, in cui le iniziative spunteranno come funghi e altrettanto rapidamente si dissolveranno, in attesa che si attivi la forza propulsiva dei trigoni con Urano in Ariete. Solo allora, dopo che avremo capito ciò che non funziona ed imparato dai nostri errori, potremo costruire una cultura della sperimentazione, in cui la paura del fallimento sarà bilanciata da un approccio maturo al rischio e dalla consapevolezza della necessità di strategie fluide; solo allora tentare cose diverse, distruggere ciò che non funziona e amplificare ciò che ha potenziale sarà meno traumatico.

In questa fase iniziale di transizione, caratterizzata dalle quadrature con Nettuno e Chirone, Saturno in Sagittario si fa dunque prezioso; è l’agente discriminante tra ciò che merita il nostro dispendio di energie e ciò che invece serve solo a gratificare il nostro ego senza alcuna possibilità di successo; è il “guardiano della soglia” che sta a guardia della porta del tempio della verità futura; è la necessità che solo ciò che è autenticamente vitale e probiotico sopravviva.

Non c’è tempo di aspettare che il seme si faccia pianta per capire se ci può essere utile o meno; dovremo affinare una forma speciale di intuizione che ci faccia capire quasi in tempo reale se le nostre idee hanno una qualche possibilità di realizzarsi oppure no. Saturno, infatti, porterà a frutto solo quei semi che saranno in linea col nuovo spirito del tempo, quelli che si sapranno adattare meglio al cambio di paradigma in corso, e alla fine lo ringrazieremo per il tempo e le energie che ci avrà fatto risparmiare con i suoi no, le sue rinunce e i suoi tagli, per l’ingenuità che ci avrà tolto e la superficialità di pensiero che avrà evidenziato, per tutte le lezioni che ci avrà fatto ripetere a iosa: il suo obiettivo è la maestria…

2 commenti:

Grazia bc ha detto...

Come al solito, Cara Alessandra, hai fatto un'analisi perfetta.

Alessandra Lanzoni ha detto...

E io ringrazio te, Grazia, per la tua presenza affettuosa :-)